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Spesso alcune aziende ed enti pubblici propongono una serie di percorsi di formazione aziendali che hanno lo scopo di “addestrare” i lavoratori per avviarli ad una certa professione. Ma i tirocini formativi sono soggetti ad una rigida regolamentazione, in quanto si vuole evitare che le aziende possano sfruttarli per non pagare dipendenti e rifarsi su coloro che vengono chiamati tirocinanti e non vengono retribuiti! Vediamo ora di spiegare bene cos’è e come funziona un tirocinio formativo.
Nello specifico, le linee guida che regolamentano i tirocini formativi in Italia, sono state stabilite dalla riforma Fornero del 2012. Queste direttive devono essere adottate per legge dalle autorità amministrative e prevedono che nessun tirocinio può essere utilizzato o richiesto per quei lavori di cui non ci sia un effettivo bisogno. Inoltre, le aziende non possono sostituire i loro dipendenti con tirocinanti, né sostituirli in caso di assenza causa malattia. Ma, cosa più importante, tutte le aziende devono impegnarsi a trasformare i contratti di tirocinio in contratti di lavoro! Lo Stato dovrebbe effettuare i dovuti controlli per garantire questo risultato. Il contratto di tirocinio prevede un azienda promotrice, un ente ospitante e un soggetto tirocinante. I tirocini formativi previsti dalla riforma Fornero sono principalmente di 3 tipi:
Tirocinio Di Formazione Ed Orientamento
Questi tirocinio prevede un certo periodo di formazione che ha lo scopo di inserire i giovani studenti o inoccupati nel mondo del lavoro. Durante questo periodo possono mettere in pratica la teoria imparata direttamente sul luogo di lavoro e sono destinati a tutti i soggetti in possesso di un titolo di studio rilasciato da non più di 12 mesi. Ha una durata prevista di 6 mesi.
Tirocinio Orientato Al Reinserimento Al Lavoro
Lo scopo di questi tirocini è quello di far rientrare i lavoratori in contatto con nuove realtà lavorative. Sono stati pensati per agevolare i disoccupati, coloro che si trovano nello stato di mobilità e anche gli inoccupati da troppo tempo. Esistono delle normative che prevedono l’attivazione di questo tipo di tirocini anche per i soggetti che si trovano in cassa integrazione. Ha una durata massima di 12 mesi.
Tirocinio Di Inserimento Per Disabili
Questo tirocinio è stato pensato per agevolare le persone svantaggiate e i disabili che necessitano di protezione. Ha una durata massima di 12 mesi per i soggetti svantaggiati e 24 mesi per i disabili.
Ad ogni modo, a tutti i tirocinanti spetta anche la sospensione per maternità o malattia lunga, ossia per un periodo superiore ad 1/3 del totale delle ore di tirocinio. La legge Fornero, però, prevede altri 5 tipi di tirocinio:
Tirocinio Universitario
Riguardano i percorsi e i curricula intrapresi all’interno del percorso di studi universitario, cioè quelli per gli educatori, per gli operatori sanitari, per il personale medico ecc. Questi tirocini non necessitano di una comunicazione obbligatoria allo Stato in quanto fanno parte del normale iter didattico: quindi, non seguono le linee guida dettate dalla recente riforma.
Pratica Professionale
Si tratta di un tipo di tirocinio previsto per legge dall’albo professionale di un determinato ordine (commercialisti, avvocati, giornalisti…). Il periodo di pratica, solitamente non viene retribuito (ad eccezione di un rimborso spese): tuttavia, in alcune zone d’Italia, al tirocinante viene dato uno stipendio mensile (piccolo!).
Tirocini Comunitari
Come si capisce dal nome, sono quei tirocini che vengono svolti nell’ambito di programmi comunitari.
Tirocini Per Extracomunitari
Sono dei tirocini pensati per favorire ed aiutare l’ingresso di persone extracomunitarie in Italia.
Tirocini Estivi
Sono dei tirocini prestati anche a carattere volontario presso enti umanitari, associazioni Onlus, Cooperative sociali ed altri tipi di volontariato.
Tutti questi tirocini vengono avviati in base a convenzioni stabilite tra lo Stato e le aziende: sono inoltre avviati in numero limitato e disseminato per l’intero territorio italiano, con particolare riferimento a situazioni specifiche di maggiore necessità. È limitata l’assunzione dei tirocinanti in base alla dimensione dell’ente. Ad esempio, se un ente ha 5 dipendenti non può avere più di un tirocinante; se ne ha 20 dipendenti ne può prendere due e così via. Ad ogni modo, la regola generale è che il totale dei tirocinanti non dovrà essere superiore al 10% del totale. Come si vede la legge è molto severa in merito proprio per evitare la distorsione delle assunzioni poco serie!
Dal canto vostro, prima di accettare una proposta di tirocinio, vi consiglio di valutare bene la situazione e l’ente che lo prevede. In ogni caso, accertatevi che tutto sia in regola, così da evitare di sprecare ore preziose del vostro tempo lavorativo dietro ad aziende poco serie che vi sfrutteranno solo ed esclusivamente per favorire i loro interessi!
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