Alla facoltà di Giurisprudenza, oltre al Diritto Privato, uno degli esami più difficili da superare è sicuramente quello di Diritto Penale. Tale difficoltà è giustificata dal fatto che questa materia tratta l’insieme di norme che descrivono i reati e le conseguenze (pene) da essi derivanti. Si tratta di un ramo abbastanza complesso dell’Ordinamento Giuridico e, più precisamente, del diritto pubblico interno. Nell’ultimo decennio è nato anche il Diritto Penale Internazionale, che punisce i crimini contro l’umanità (come il genocidio). Vediamo ora qualche consiglio utile per preparare efficacemente l’esame di Diritto Penale.
Innanzitutto, il nostro sistema penale è fondato sul cosiddetto “doppio binario” (due sanzioni), ovvero….
- le pene, che sono indirizzate a punire il fatto,
- le misure di sicurezza ideate al fine di prevenire comportamenti illeciti del reo, che si basano su un giudizio di pericolosità sociale della sua personalità.
Come abbiamo accennato prima, il Diritto Penale è una branca del Diritto perché va ad incidere sulle libertà fondamentali e inviolabili della persona. Per questo motivo, deve sottostare rigidamente al principio di legalità. Questo è sancito sia dall’articolo 1 del codice penale che dall’articolo 25 della Costituzione. Da questo principio derivano altri principi. Il primo è quello della riserva di legge (assoluta, anche se parte della dottrina ritiene che sia parzialmente relativa) e quello della irretroattività della legge penale. In base a questi due principi, nessuno può essere punito se prima della commissione del reato non c’è una norma penale che lo preveda (ci mancherebbe altro!). Altri due principi fondamentali da conoscere sono la determinatezza (per il legislatore) e la tassatività (per il giudice). A sua volta, la norma penale dovrà descrivere nel dettaglio e compiutamente l’azione o l’omissione del soggetto, perché il giudice potrà condannare il reo solo se l’azione o l’omissione del soggetto in questione corrisponderà totalmente a quanto stabilito dalla legge. Dopo aver imparato questi principi, dovrete studiare la definizione effettiva di “reato“, la quale è sempre una fatto tipico antigiuridico e colpevole. Questa viene detta “concezione tripartitica del reato” (ovvero, quella dominante).
Preparazione dell’Esame
Per preparare efficacemente l’esame di Diritto Penale (solitamente diviso in due parti: generale e speciale) dovrete conoscere alla perfezione la definizione di “fatto tipico antigiuridico” e “colpevole“, ma anche le varie eccezioni a questo modello. Tenete a mente che il Diritto non è una cosa naturale ma una invenzione dell’intelletto umano: quindi quando si disciplina un settore è sempre opportuno delineare cosa si deve o non deve fare ma, più importante, bisogna delineare accuratamente le eccezioni alla disciplina generale. Altro fattore importante da non trascurare all’esame è il linguaggio: cercate di essere il più “tecnici” possibili. Mai dire “l’art. 43 dice….” Piuttosto “l’art. 43 disciplina….” Come argomenti, cercate di porre particolare attenzione al Delitto Preterintenzionale (solo delitti, mai contravvenzioni): imparate a memoria l’art. 43 e cercate di conoscere il significato di ogni parola (esegesi della norma). Dopo questo, concentratevi sullo studio dell’Antigiuridicità, che è sostanzialmente l’assenza di cause di giustificazione (termine tecnico “scriminanti”, ricordatelo!). E per le scriminanti vale il principio putativo: se una persona agisce con l’errata percezione che ci sia una scriminante questa verrà applicata al singolo caso (di specie). Ciò comporterà imparare a memoria l’articolo 50 codice penale, ovvero quello che elenca le scriminanti. Adesso, quando il reato viene definito, si parla di colpevolezza. Di questo argomento ne parla l’articolo 27 della Costituzione, con particolari riferimenti al dolo e alla colpa. Ovviamente, il codice prevede delle ipotesi per le quali la colpevolezza viene esclusa! In questo caso, si parla di scusanti e le trovate elencate negli articoli che vanno dal 45 al 49 del Codice Penale, ma anche negli articoli 82 e 83 (dove si parla di errore e inabilità). In particolare, vi consiglio di concentrare la vostra attenzione sul secondo comma dell’articolo 49 (reato impossibile) perché all’esame una domanda su questo argomento c’è quasi sempre! Infine, per quanto riguarda la parte generale della materia, studiate con particolare attenzione la parte riguardante l’imputabilità, ovvero l’idoneità a commettere il reato cercando di capire che una persona dovrà essere punita solo quando è in possesso della capacità (fisica e mentale) di capire le conseguenze delle sue azioni o omissioni. Cioè quando qualcuno commette un reato senza avere la capacità di intendere o di volere…..non derivante da sua colpa. A questo proposito, studiate l’ubriachezza, la minore età, l’infermità mentale e il sordomutismo. Fatto questo, avrete terminato la parte generale e potrete quindi passare alla parte riguardante i singoli reati, che sono divisi per categorie. Non trascuratene nessuna, perché sono tutte importanti, anche se i reati contro la persona (in particolare l’omicidio, sequestro di persona e violenza privata), i reati contro l’amministrazione della giustizia, i delitti contro la pubblica amministrazione (soprattutto il peculato) e i delitti contro l’incolumità pubblica e quelli contro l’economia (in particolare furto, rapina e frode) sono solitamente gli argomenti più chiesti all’esame di Diritto Penale. In bocca al lupo!
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